Monsignor Viganò attacca nuovamente Papa Francesco e la benedizione alle coppie omosessuali: cosa succederà il 14 settembre a Fano.
Monsignor Carlo Maria Viganò, noto per la sua posizione tradizionalista e conservatrice all’interno della Chiesa cattolica, continua a lanciare attacchi diretti a Papa Francesco e ai vertici del Vaticano.
Nonostante la scomunica per scisma, continua a rimanere fermo nella sua opposizione, adottando toni sempre più duri.
Recentemente, sul suo profilo X, ha pubblicato un nuovo attacco: cosa accadrà il 14 settembre a Fano?
L’attacco di Viganò a Papa Francesco: cosa ha detto
In un tweet pubblicato l’8 luglio, come riporta Il Tempo, Viganò ha espresso forti critiche nei confronti di un evento previsto per il 14 settembre, giorno della festa dell’Esaltazione della Santa Croce.
Secondo quanto riportato dal monsignore, a Fano verrà “benedetta” una coppia di attivisti omosessuali. “Hanno anche espresso la volontà di adottare un bambino,” ha scritto, facendo riferimento a una storia pubblicata da Qn.
L’unione civile riguarda Hector e Filippo, due giovani trentenni che gestiscono un’azienda agricola a Cartoceto, in provincia di Pesaro.
Questo ha suscitato l’indignazione del monsignore, ha attaccato Papa Francesco e gli organizzatori dell’evento, affermando che: “Si tratta di un peccato che grida vendetta al cospetto di Dio“.
Le critiche alla Chiesa cattolica
Viganò ha continua a criticare Papa Francesco e il cardinale argentino Víctor Manuel Fernández. Nel suo post, ha affermato che la “chiesa” che lo ha dichiarato in stato di scisma non è la Chiesa Cattolica.
“Ma sembra essere ancora la ‘chiesa’ con cui molti miei Confratelli – vescovi e sacerdoti – si sentono in piena comunione, e di cui riconoscono come legittimo Papa il gesuita argentino, eretico notorio e promotore della ‘inclusione’ del peccato pubblico,” ha concluso il Monsignore nel suo duro attacco.
Le parole di Viganò riflettono un conflitto che sembra destinato a non avere fine, nonostante la scomunica e le ripetute censure.
Infatti, il monsignore continua a usare i social media come piattaforma per esprimere la sua visione e le sue critiche nei confronti della direzione attuale della Chiesa cattolica.